Penso sia inutile commentare quanto sta accadendo.
Anche se a dire il vero un commento a un post di Chiara lo ho lasciato e qui lo riporto:
I "Cavalieri" nel BelPaese sono solo neri.
No. Non è una battuta di stampo politico.
Non solo almeno.
In un paese dove quasi tutti cercano di metterlo in quel posto al prossimo in qualità di più furbi, i "migliori", i "Cavalieri" appunto, sono neri per il fango e la melma che devono rimestare continuamente, per effettuare le proprie manovre, coprire le proprie risorse, e alla fine godere della propria fama.
Come i maiali in una porcilaia.
Questo non è un paese per onesti.
Solo per furbi.
C'è solo da chiedersi una cosa: il re è nudo?
La risposta credo sia no.
E le genti italiche hanno pochi tratti in comune: ci sarebbe da riflettere e commentare molto su quali siano.
Non mi interessa.
L'indole storica, radicata nella spina dorsale di molti nel Belpaese, ha trovato il coronamento in quella che è la nuova società, attraverso una nuova visione politica, che un capellone irriverente ha ben definito la visione del partito dell'uomo qualcuno.
Ma si tratta di personaggi malnati, malvestiti e puzzolenti, no?
Il salotto buono della Tv di Stato accoglie l'Imperatore che spiega esattamente come tutto sia un malinteso, una trappola costruita dall'avversario politico.
Tutte cose che si possono leggere da anni.
Solo che nel BelPaese leggere e avere una cultura è considerato disdicevole.
Anche le Lauree se non sono prese con voti di questo genere:
non valgono molto.
Anche da quello che fino a ieri non era reso pubblico.
Perché è innocente per il passato, il presente e il futuro.
Ne hanno bisogno per continuare a giustificare il proprio stile di vita, una ipocrita morale comune e la patria italianità.
Come dite?
Sono anche io uno di quelli malversanti, malvestiti e puzzolenti?
Non credo.
Non mi sembra di dire nulla di molto diverso da quanto anni fa, affermava Giuseppe Prezzolini:
- I cittadini italiani si dividono in due categorie: i furbi e i fessi.
- I furbi non usano mai parole chiare. I fessi qualche volta.
- Non bisogna confondere il furbo con l'intelligente. L'intelligente è spesso un fesso anche lui.
- Il furbo è sempre in un posto che si è meritato non per le sue capacità, ma per la sua abilità a fingere di averle.
- Colui che sa è un fesso. Colui che riesce senza sapere è un furbo.
- I fessi hanno dei principi. I furbi soltanto dei fini.
- Dovere: è quella parola che si trova nelle orazioni solenni dei furbi quando vogliono che i fessi marcino per loro.
- L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi che non fanno nulla, spendono e se la godono.
- L'Italiano ha un tale culto per la furbizia, che arriva persino all'ammirazione di chi se ne serve a suo danno. Il furbo è in alto in Italia non soltanto per la propria furbizia, ma per la reverenza che l'italiano in generale ha della furbizia stessa, alla quale principalmente fa appello per la riscossa e per la vendetta. Nella famiglia, nella scuola, nelle carriere, l'esempio e la dottrina corrente – che non si trova nei libri – insegnano i sistemi della furbizia. La vittima si lamenta della furbizia che l'ha colpita, ma in cuor suo si ripromette di imparare la lezione per un'altra occasione. La diffidenza degli umili che si riscontra in quasi tutta l'Italia, è appunto l'effetto di un secolare dominio dei furbi, contro i quali la corbelleria dei più si è andata corazzando di una corteccia di silenzio e di ottuso sospetto, non sufficiente, però, a porli al riparo delle sempre nuove scaltrezze di quelli.
Per tutto questo il re non è, e non sarà mai, nudo.
Così è se vi pare.
P.S.
L'immagine è una elaborazione tratta dal blog: Blog a 2 Piazze, che ringrazio per l'uso.
P.P.S.
Ringrazio il commentatore Gio, del blog di Chiara per l'indicazione del video.
P.P.P.
Le citazioni di Prezzolini vengono dalla pagina a lui dedicata su wikiquote.
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