Il Tempo passa ...


31 dicembre 2008




E' quasi finito.

Un' altro anno sta per andare via.

E come si pensa si pensa e si spera al prossimo come migliore.

Da mesi già sappiamo che non sarà così.

Che sarà un anno duro per la recessione economica e la carenza di lavoro.

Non importa.

Tutto è un flusso continuo.

L'importante e avere cercato di pagare i debiti di questo anno prima che sia finito.

E guardare non troppo avanti nel futuro e non troppo dietro nel passato.

Così è se vi pare.

P.S. L'mmagine la ho ricavata dal blog Enoteca di Nepi... che sentitamente ringrazio

25 dicembre 2008

Buone Feste




Questi giorni sono di Festa.

Spesso non per tutti.

Se avete la fortuna di essere tanti e tutti veramente uniti, mandate un pensiero a chi è solo oppure vive non in armonia con gli altri intorno a se.


Pensate agli anziani che sono soli e che, magari, non hanno alcuna speranza nel cuore.


Pensate a chi sta male.
A volte se siete veramente in armonia, anche un solo pensiero può diffondersi e portare gioia ad altri.

Lanciate la pietra nello stagno e fate in modo che le onde della vostra serenità si spargano ovunque intorno a voi.


Buona vita e buone feste a tutti.

Così è se vi pare.


24 dicembre 2008

certezze e dubbi




Ho letto tempo fa sul blog di Delymyth questo post che riprendeva un articolo su Zelig Planet.

A loro dovete la divertente vignetta qui sopra.

Oggi invito tutti a riflettere sul valore del dubbio.

Per vivere la vita in maniera consapevole è meglio avere molti dubbi da affrontare uno a uno giorno per giorno, oppure un unica solidissima certezza?

Così è se vi pare

P.S. Ringrazio i blog citati per l'utilizzo dell'immagine

12 dicembre 2008

Auguri...




Con questo post voglio fare gli auguri a tutte le persone che mi conoscono, direttamente o indirettamente, prima di un periodo di feste.

Ma oltre e prima degli auguri, chiedo scusa a tutti coloro che ho offeso, ho scontentato o deluso, oppure ho fatto soffrire in qualche modo, coscientemente o senza rendermene conto, durante questo lungo e difficile anno.

Sono umano come voi e la mia ricerca della "piena consapevolezza" è ben lontana dall'avere raggiunto un qualche minimo risultato.

L'immagine di Corto Maltese che osserva il mare, mi ha fatto pensare che la vita è un viaggio verso l'ignoto.
Non siamo in grado di vedere oltre l'orizzonte. Ma andiamo lo stesso avanti. Cercando di mantenere ben saldo il timone in caso di tempesta. E godendo del vento che ci spinge veloci fra le onde...

Questo sarà un periodo che mi auguro di passare facendo delle cose utili per la mia vita, a partire dalla ricerca della serenità e del godersi momenti di vero riposo.

Cosa che auguro a tutti voi che leggete queste righe.

Buone Feste e Buona vita.



Così è se vi pare.

11 dicembre 2008

ho messo via





Ho messo via un po' di rumore
Dicono: cosi' si fa

Nel comodino c'ho una mina
E tonsille da seimila watt.

Ho messo via i rimpiattini
Dicono: non ho l'eta'
Se si voltano un momento io ci rigioco
Perche' a me va

Ho messo via un po' d'illusioni
Che, prima o poi, basta cosi',
Ne ho messe via due o tre cartoni
E comunque so che sono li'.

Ho messo via un po' di consigli
Dicono: e' piu' facile
Li ho messi via perche' a sbagliare
Sono bravissimo da me.

Mi sto facendo un po' di posto
E che mi aspetto chi lo sa
Che posto vuoto ce n'e' stato,
Ce n'e' e ce ne sara'

Ho messo via un bel po' di cose
Ma non mi spiego mai perche'
Io non riesca a metter via te.

Ho messo via un po' di legnate,
I segni, quelli, non si puo',
Che non e' il male ne la botta
Ma, purtroppo, e' il livido.

Ho messo via un bel po' di foto
Che prenderanno polvere
Sia sui rimorsi che rimpianti
Che rancori e sui perche'.

Mi sto facendo un po' di posto
E che mi aspetto chi lo sa
Che posto vuoto ce n'e' stato,
Ce n'e' e ce ne sara'

Ho messo via un bel po' di cose
Ma non mi spiego mai perche'
Io non riesca a metter via te.

In queste scarpe e su questa terra che
Dondola dondola dondola dondola
Con il conforto di un cielo che resta li'.

Mi sto facendo un po' di posto
E che mi aspetto chi lo sa
Che posto vuoto ce n'e' stato,
Ce n'e' e ce ne sara'

Ho messo via un bel po' di cose
Ma non mi spiego mai perche'
Io non riesca a metter via te.

E' il testo della canzone Ho messo via di Luciano Ligabue. Un testo che esprime alcune delle cose che ho provato spesso.

Così è se vi pare.


P.S. L'immagine la ho presa dal blog ilchico, che ringrazio sentitamente.


Il viaggio




Molto tempo fa da adolescente avevo la passione per Corto Maltese uno dei più noti personaggi creati da Hugo Pratt.

Un eroe anti eroe. Uomo che si muove in mezzo agli uomini e nella storia come fosse uno spettatore bene consapevole del poco senso delle umane ambizioni, dei desideri irrealizzabili e di quanto tutto corra su un filo esile, sempre pronto a strapparsi e comunque troppo corto...

Così nel tempo mi sono ritrovato da solo a viaggiare a est in posti nei quali non avevo speranze di parlare la lingua del luogo e comunicare ti riportava al senso stesso dell'esistere.

Così nel tempo ho incontrato persone diverse e amori indimenticabili ormai lontani nello spazio e nel tempo.

A quei tempi avevo letto le strofe di un canto degli indiani d'America; mi erano piaciute molto:


Sto per andare lontano lontano,
spero di avere una bella giornata ovunque.
Sto per andare lontano lontano,
spero di avere una bella notte ovunque.


avevo intuito forse come tutto l'affannarsi dietro ai miti della vita fosse nulla, come nulla erano il mio pensare a me stesso come un io separato.

Tutto fluisce senza tempo, nullo ha uno scopo separato e valido solo per se stesso o la propria manifestazione.

Tutto è come l'insieme delle mille facce di un diamante prezioso; nessuna singola faccia è in grado di rappresentare il brillante splendore dell'insieme.


Sto per andare lontano lontano,
spero di avere una bella giornata ovunque.
Sto per andare lontano lontano,
spero di avere una bella notte ovunque.


Che sia un augurio di buon viaggio per tutti; anche coloro che si illudono di essere fermi e immutabili, nei propri luoghi e nelle proprie opinioni.

Tutto muta, tutto cambia. Nulla esiste per se stesso.

Così è se vi pare

10 dicembre 2008

Le vicissitudini di Joe Lametta





Per chi alcuni anni fa leggeva e partecipava a un certo modo di vivere la sfera digitale, il nome del protagonista nel titolo del blog non era sconosciuto.

Forse in questo periodo di recessione economica sarebbe più saggio pensare al lavoro e a non perderlo.

Pochi comprendono che la dimensione digitale non è aliena al mondo reale, ma sempre di più è fonte di possibile nuovi guadagni, ma anche di modi di studiare, lavorare e produrre più efficienti.

Però si può lavorare in tanti modi. Si può lavorare anche come schiavi.

E il controllo sociale, anteprima delle dittature di fatto, spesso si traduce nell'esperienza di una democrazia "forte", audace eufemismo per una dittatura in divenire, ma ancora formalmente nascosta.

Per questo ricordarsi dei propri diritti e della propria libertà anche nel mondo digitale è importante.

Soprattutto in un Paese nel quale l'unico accordo bipartisan si raggiunge quando si cerca di fare stare zitto il semplice cittadino...

Per avere ancora diritto di parlare.

Almeno per ora.

Almeno fino a quando dura.

Per spiegarvi come siamo messi non trovo parole migliori di quelle della sceneggiatura che si può leggere in questo bel post.

Così è se vi pare.

01 dicembre 2008

Imago Buddha




Il 29 novembre scorso presso la loggia degli abati - Palazzo Ducale di Genova è stata inaugurata la mostra Imago Buddha a cura dell'Istituto Celso.


Un buddha di tradizione thailandeseUn viaggio interessante fra le rappresentazioni del Buddha attraverso varie culture e tradizioni orientali.

Un viaggio compiuto attraverso l'esposizione di opere ed installazioni, che permettono di esplorare l'immaginario collettivo dietro alla religione buddhista per mezzo delle varie rappresentazioni dedicate alla figura dell'Illuminato.

In teche e piedistalli si possono ammirare varie statue di tradizioni differenti, dal sud est asiatico alla Cina, all'India, per poi osservare testi del Canone Buddhista scritti in lingua Pali.

Installazioni suggestive sono il giardino di pietra Zen che occupa come installazione un intera sala, posta in un punto di passaggio fra quelle contenenti le opere di stampo più tradizionale e le rappresentazioni pittoriche e fotografiche relativamente più moderne.

Un breve ma intenso tuffo in una dimensione rappresentativa di una spiritualità differente da quella vissuta o quantomeno percepita nel mondo occidentale, tanto più nel BelPaese,Una statua di probabile origine indiana luogo ove una visione religiosa diversa da quella "di massa", anche nell'ambito dello stesso cristianesimo non viene spesso neanche concepita.

Così capita di sentire il commento della Signora interessata a vivere gli eventi culturali della città recitare più o meno:

"In fondo credo che siano tutto solo superstizione"

Un tipico e ottimo esempio di apertura culturale, non c'è proprio nulla da dire.

La Mostra è ben organizzata appunto per "mostrare" i vari aspetti di quella che è la rappresentazione di una figura attraverso simboli, statue, dipinti, mandala e installazioni.

Per cui credo sia abbastanza probabile per chi, proveniente da una forma di fede abituata alla rappresentazione di ciò che è collegato a un dio maschile e trinitario, con le compensazioni femminili mariane e le pletore di beati e santi, incorrere in una interpretazione erronea del genere.

Ovviamente ciò vale anche per chi come ateo rifiuti l'esistenza di dio e del bisogno di una religione. Ma proprio chi è cresciuto imbibito da una visione religiosa di un certo tipo, sia che sia credente sia che sia ateo, deve fare una fatica tremenda nel concepire una spiritualità e una religione che non hanno bisogno di un dio. Una statua di probabile origine cinese

Una religione nella quale il senso stesso di salvezza è depositato nelle mani di chi pratica e vive la spiritualità ogni giorno.

A questo livello sono differenti le rappresentazioni di chi ha percorso per primo il cammino di purificazione dalla sofferenza.

Simboli, racconti, mandala che vengono distrutti dopo settimane impiegate a costruirli, perfetti giardini di pietra che rappresentano l'immobilità della mente che contempla in perfezione se stessa.

Storie dell'assurdo, immagini feroci e assurde che mirano solo a "puntare il dito" verso l'impermanenza, l'incapacità a soddisfare che è l'illusione e la sostanziale inconsistenza di molte delle affermazioni che siamo abituati a fare iniziando la frase con:"Io...".

Viene rappresentato attraverso immagini l'insegnamento di colui che era un' uomo, che morì come un uomo e che ha trovato la strada per la liberazione dalla sofferenza e venne da allora chiamato il Buddha, l'Illuminato.

Così è se vi pare.