Il Tempo passa ...


25 giugno 2008

Ci vuole un fiore - uno






Sembra che le cose nel Bel Paese non vadano troppo bene dal punto di vista economico.

Qualcuno pensa agli interessi di tutti.

Qualcun' altro pensa al bene dei bambini con una apprensione che sembra già vista.

Sento già qualcuno dire che non è il caso di esagerare; che bisogna lasciare fare per vedere i buoni risultati...

Per chi non ha memoria, ricordo che la crescita e il benessere passano per il giusto impegno in ogni ambito dell'umana esperienza.

Proprio come in natura un fiore cresce se bene illuminato, giustamente innaffiato e curato.

Le cose di ogni giorno raccontano segreti
a chi le sa guardare ed ascoltare.

Per fare un tavolo ci vuole il legno
per fare il legno ci vuole l'albero
per fare l'albero ci vuole il seme
per fare il seme ci vuole il frutto
per fare il frutto ci vuole un fiore
ci vuole un fiore, ci vuole un fiore,
per fare un tavolo ci vuole un fio-o-re.

Per fare un fiore ci vuole un ramo
per fare il ramo ci vuole l'albero
per fare l'albero ci vuole il bosco
per fare il bosco ci vuole il monte
per fare il monte ci vuol la terra
per far la terra vi Vuole un fiore
per fare tutto ci vuole un fiore

Per fare un tavolo ci vuole il legno
per fare il legno ci vuole l'albero
per fare l'albero ci vuole il seme
per fare il seme ci vuole il frutto
per fare il frutto ci vuole il fiore
ci vuole il fiore, ci vuole il fiore,
per fare tutto ci vuole un fio-o-re.

e per chi pensa solo al proprio giusto interesse, per chi non ha memoria, per chi è in grado solo di cogliere qui, ora e subito i fiori e i frutti del lavoro degli altri...

continuate così senza porvi problemi, fino il momento nel quale raccoglierete il frutto *reale* dei Vostri sforzi.

Così è se vi pare.

P.S. Forse la canzone di Sergio Endrigo è solo una favoletta per bambini; ma come tutte le favole ha una sua morale. Da riscoprire o da dimenticare per sempre.


24 giugno 2008

Il sorpasso...




Momento di riflessione dedicato a tutti quelli che ritengono una


la sconfitta della




Il problema è un 4 a 2 ai rigori
o
un 107 a 101 nel PIL pro capite?


Per non parlare di quanti altri paesi in Europa stanno meglio rispetto al Bel paese.


Dimenticavo.

La maggior parte degli individui che costituiscono i *popoli* occupanti i territori del Bel Paese, non hanno memoria e per quanto riguarda la capacità di riflessione...

è limitata a quanto conviene fare ora per fregare il prossimo presto e bene.

Non si può rubare sempre, senza pensare di incorrere in conseguenze.

Così è se vi pare.

P.S. Si ringrazia wikipedia per la foto dal film il sorpasso


18 giugno 2008

Il tempo di Terminator




Avevo 16 anni quando al cinema vidi Terminator, il primo film della serie.

La trama del film è stata sicuramente un' idea originale sul tema:

"Come l'umanità riuscirà a mettere la parola fine su se stessa?"

In un lontano futuro le macchine iniziarono la guerra atomica con l'obbiettivo di sterminare l'umanità. Fu Skynet, una rete di comunicazione a livello mondiale a iniziare la "pulizia etnica".

Come spesso accade i film e i prodotti della fantasia sono anticipatori della realtà.

Così leggendo questo articolo della BBC, scopriamo che è stata creata una rete di satelliti chiamata Skynet 5, in grado di coordinare le operazioni militari gli spostamenti di mezzi, umani e non in maniera indipendente.

Come già sottolineato da io9.com in questo articolo , una frase nell'intervista a uno dei responsabili della realizzazione di questo bel progetto potrebbe creare qualche preoccupazione:

So, computers can talk directly to computers

il che richiama alla mente la catastrofe paventata nella serie di film Terminator.

Viviamo in un mondo nel quale ormai vengono prodotti robot aspirapolvere in grado di fare tenerezza come un piccolo e indifeso animaletto domestico.
Addirittura qualcuno ha trovato il modo di trasformare Roomba, l'aspirapolvere robot, in una piattaforma per l'insegnamento della programmazione e della logica ai bimbi.

Ormai grazie alle console di gioco come la Wii e i suo accessori Wiimote e Wii Fit possiamo praticare sport e fare ginnastica davanti alla Tv, stando comodamente a casa.

Tutti meravigliosi passi avanti per l'umanità, vero?

Ogni cosa da sempre porta in se la dualità. La stessa azienda che ha creato il simpatico robot aspirapolvere, produrrà tutta una bella serie di robot per utilizzi militari.
Alcuni verranno utilizzati per creare reti wireless Lan al volo sul campo di battaglia. Per saperne di più basta leggere questo articolo.

Il Wiimote invece verrà utilizzato per comunicare con altri robot militari come il PackBot e il Talon, già utilizzato in missione in Iraq.

Esistono progetti per realizzare robot da utilizzare per mantenere l'"ordine pubblico" e muniti di pistole elettriche Taser e per fare in modo che si arrivi a robot non teleguidati e capaci di azioni autonome. Contro chi? Contro i bersagli umani ovviamente.

Esiste già un modello di robot con un firestorm, in pratica una torretta con 4 cannoncini da 40 mm in grado di sviluppare un alta potenza di fuoco, montato sopra. Per chi volesse dare una sbirciata al robot con i cannoni in testa basta guardare le foto in questa pagina.

C'è da preoccuparsi di una ribellione robotica?

Credo proprio di no.

Ciò che distruggerà l'umanità sarà esclusivamente l'applicazione ostinata, pervicace e invincibile di una caratteristica molto diffusa fra i suoi componenti:

la stupidità.

Basti pensare ad esempio che un progetto come Skynet5 viene lasciato controllare dal Ministero della Difesa inglese all'azienda privata che ha contribuito a svilupparlo.

Leggere per credere.

Magari sono malfidato per come vedo il "privato" funzionare quando viene messo in condizioni di lavorare per conto dello Stato sulla cosa pubblica...

ma vivo nel Bel Paese, come potrebbe essere diversamente?

Così è se vi pare.

17 giugno 2008

I simboli dell'Italia...




Alle 4.00 del mattino pioveva intensamente. Ha continuato fino alle 5.30 circa.

Una pioggia forte, battente, irruenta.

Alle 6.00, come al solito ho acceso la radio sull'unica emittente che mi va di ascoltare.

A testimonianza del fatto che vivo nel Bel Paese, il conduttore della trasmissione parla al mattino presto della


e di un calciatore considerato una testa calda.

Pare che un giornale, credo e spero solo sportivo, sostenga una posizione di irrefutabile condanna per i destini dell'immagine del Bel Paese solo per il fatto di schierarlo dal primo minuto.

A sostegno di questa importante e indispensabile *presa di posizione* viene riportata una foto del calciatore mentre fa le corna a un arbitro durante una partita di qualche anno fa, almeno secondo il conduttore radiofonico.

Non mi interesso di giornali sportivi e non ho modo di verificare quanto ho sentito alla radio.

Una riflessione doverosa, un pensiero immediato e spontaneo o meglio un ricordo mi torna in mente.

Un ricordo di ben altre corna fatte da qualcuno molto più rappresentativo in quel momento, e in un contesto internazionalmente molto, ma molto più importante.

Non importa.

Come ho già avuto modo di scrivere, il Bel Paese è composto da popoli che hanno in comune ben poche cose a parte la


La maggiorananza degli individui costituenti questi popoli hanno preso una posizione precisa a metà aprile.

Così, nel nome della sicurezza e dei diritti dei cittadini, vengono nuovamente proclamate leggi ad personam da parte dello stesso personaggio che ha mostrato di amare il gesto delle corna come pregio e vanto nella rappresentanza nazionale.

Certo viene da chiedersi:


"la sicurezza di chi nei confronti di che cosa?"
" Il diritto di chi nei confronti di che cosa?."

Ovviamente questo non interessa agli individui che vivono della "furbizia" e del proprio egoismo; individui che evidentemente sono maggioranza nel Bel Paese e che hanno votato chi degnamente li rappresenta.

Individui che non hanno nessuna considerazione del bene comune e di quanto è necessario fare per gli altri per essere comunità e Nazione.

A questi individui basta ovviamente la vittoria della


per avere tutto il feed back necessario di Patria e senso civico nella sera della vittoria della


Salvo cercare sistematicamente di fregare il prossimo il mattino dopo

Ogni decisione, ogni scelta ha le sue conseguenze.

Mi domando se sia un caso che è da metà aprile che



Così è se vi pare.


Ringrazio wikipedia per la foto utilizzata qui.


Firefox e il guinness dei primati






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Ringrazio Punto Informatico per l'immagine utilizzata



09 giugno 2008

Tre a zero




Tre a zero. Un risultato giusto. Lungi da me cadere nella viziosa trappola del commento per la debacle della



nello
sport Nazionale per definizione appunto...

Tre a zero.


Una metafora di come vanno le cose in questo meraviglioso Bel Paese.

Un Paese nel quale i
medici di ospedali privati tagliano via il seno a una ragazzina per potere avere i soldi del rimborso. Un intervento uguale un rimborso.

Una volta gli scandali mala-qualcosa riguardavano di solito il cattivo utilizzo dei fondi pubblici.

Oggi, sempre di più, si scopre che il "privato nel Bel Paese" fonda la propria capacità imprenditoriale nella perpetuazione del reato più che nella libera concorrenza.


Dai rifiuti, alla sanità a tutto il resto.

Il perfetto sistema che
qualcuno ha avuto il coraggio di descrivere in un romanzo che è diventato un film.

Un sistema che riguarda l'intero Bel paese.

Sempre di più nella sua parte imprenditoriale privata.

Con buona pace del Presidente di Confindustria e famiglia.

Esempi tipici dei tanti mala-qualcosa con i quali i popoli abitanti il territorio di questo Bel Paese convivono.

Si i popoli.

Perché a me sembra più che evidente che il mero individualismo e la "furbizia" siano le uniche cose veramente comuni agli abitanti del Bel Paese.

Oltre alla


ovviamente.


Per il resto la divisione fra le genti parla il dialetto della sperequazione sociale, del razzismo, del tutto ora qui e subito, dell'assenza di solidarietà in nome di quello che è mio è mio e quello che è tuo, e se non sei capace a difenderlo è mio lo stesso.

Popoli che hanno la memoria corta, composti da individui che non leggono un libro all'anno. Per i quali il messaggio televisivo costituisce base fondante per i valori sociali.
Così se l'altro ieri si lamentavano di non arrivare alla terza settimana del mese, ieri hanno espresso il voto per l'impellente bisogno di "sicurezza".

E oggi che forse non arrivano alla seconda di settimana, stanno a guardare coloro che hanno votato cambiare le regole del gioco e togliere strumenti a quei pochi che ancora in questo Paese la "sicurezza" vera, che passa almeno per

l'applicazione della legge,

cercano di farla.

Individui che stanno a guardare coloro che continuano a cantare
"la mezza messa" per dirla alla Camilleri; tanto a dirla intera c'è sempre tempo per smentirla ogni volta che si vuole la messa di turno.

Individui che non sanno pensare al cui prodest.
Perché per farlo ci vorrebbero memoria, cultura e un minimo senso della morale. Cosa che gli individui costituenti la maggior dei popoli del Bel Paese non hanno.

Consapevolmente e colpevolmente.

Intanto nell'ambito dell'iniziativa privata, che sempre più nel Bel Paese si identifica con l'attività criminale, ieri sera c'è stata una rapina a un porta valori che sembra tratta da un film di azione made in usa.
Blocchi stradali fatti usando auto rubate e costringendo gli automobilisti a bloccare la strada con il proprio mezzo. Lunghe sequenze di colpi di Kalasnikov.
Poi la fuga, probabilmente e non a caso, in tempo per vedere il secondo tempo della partita della

"Nazionale"


Tre a zero.


E per i popoli che si riconoscono disuniti ma collusi nell'applicazione della "furbizia", della paura del diverso, del razzismo, dell'ignoranza e uniti solo dalla

"Nazionale"


pare un risultato in grado di scatenare polemiche e seminare
ansie di tragedia.

E di nuovo tutti pronti a "dimenticare" quanto accade di spaventoso nel Bel Paese in nome di quanto è effimero come la mancata impresa della

"Nazionale"


Purtroppo la
legge della causa e dell'effetto ha le sue conseguenze come è ovvio che sia, anche se con il disappunto di milioni di individui del Bel Paese.

Tre a zero.

Un risultato giusto.


Purtroppo però la partita in questione è molto, ma molto più importante.

Si può solo rimanere a guardare, mantenendo diritto il timone della propria esistenza.

Così è se vi pare.

L'immagine è una litografia di Escher del 1950 dal titolo Ordine e Caos.
Rappresenta bene il limite, l'orizzonte degli eventi che, salvo cambi repentini di rotta, presto ci troveremo a valicare.



04 giugno 2008