Il Tempo passa ...


29 settembre 2007

Qualcosa di rosso...


Ieri ho indossato volentieri una maglia rossa, raccogliendo l'invito a partecipare di cui si parla in questo articolo di Punto Informatico.
Un articolo del giorno precedente aveva sottolineato l'importanza di Internet nella diffusione delle informazioni sulla situazione reale del paese asiatico.
Rete Internet come veicolo di libertà delle persone, attraverso la libertà e la pluralità di informazioni.

Internet che è stata censurata dal governo, riaperta per un paio di ore su web, limitatamente ai siti locali e aperta per la posta elettronica al mondo intero.
Per poi essere chiusa nuovamente, secondo questo articolo della Repubblica.

Spero solo che non sia stato un trucco per tracciare ed arrivare ad individuare coloro che mandano informazioni all'Estero allo scopo di arrestarli.

Con buona pace dei politici italiani che parlano di come sia utile censurare la rete e della corrente di pensiero che vuole essere illegittimi i sistemi per proteggere la propria privacy nella navigazione Internet.

Indossare qualcosa di rosso, per solidarietà con i monaci può sembrare inutile.

La notte fra il 26/9 e il 27/9 a Yangon è stato dichiarato il coprifuoco.
Per permettere il rastrellamento di centinaia di monaci che protestavano in città a causa dell'aumento dei prezzi dei beni di base.
Li hanno rinchiusi dentro uno stadio. Non si conosce la loro sorte.
Si parla di torture.

Ascoltate nel podcast di Caterpillar, trasmissione di Radio 2 Rai, che ha raccolto la testimonianza di un nostro connazionale per lavoro in Myanmar.
Puntata del 26/09/07.
Puntata del 27/09/07.

Non credo siano necessari ulteriori commenti.

Un sasso lanciato in uno stagno genera tante onde che si intersecano con mille altre, create dalla pioggia, dagli insetti, da tutto ciò che si muove nel mondo.

In attesa di un altro inutile intervento internazionale, credo sia bello e giusto dedicare un pensiero al giorno alle centinaia di vite in pericolo ora nel paese chiamato Myanmar.
Forse non è nulla. Forse è tutto.

Per questo anche oggi andrò in giro con la mia bella maglia rossa...

Ringrazio Repubblica per la foto di apertura del post, e la trasmissione Caterpillar per il podcast con la testimonianza di Italo.

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

pho letto i tuoi commenti sul blog dell'amico traffyk ed eccomi qui. Mi piace il tema con quei colori molto caldi. Anch'io contribuisco, nel mio piccolo, al movimento spontaneo che si sta formando tra i bloggers Myanmar Free. Ti ho aggiunto nel mio feedreader e ti invito a segnalarti nella mia sezione blogger che mi leggono. a presto

Rez ha detto...

Ciao flashmotus!
Ti ringrazio dei complimenti.
In realtà sono un po' preoccupato dal fatto di non saperne abbastanza.
Sono in pieno working progress (mi sa che il prossimo post lo intitolo così).
Per adesso ti linko e domani ti leggo, che il tempo quando vivi da solo non basta mai!!!
Grazie ancora! Ciao!

Rez ha detto...

Inserisco questo link a un
articolo di Punto Informatico che da un quadro (invero desolante) di come stanno andando le cose.