Il Tempo passa ...


30 ottobre 2008

Il Paese che dovrebbe essere senza parole...





Ne avevo parlato l'ultima volta in questo post.

Evidentemente la grande lezione è stata ascoltata.

Tristezza.

Ed è solo l'inizio...

Così è se vi pare.

P.S.

Per chi dovesse pensare che sono sempre i soliti comunisti guardare anche


potrebbe essere utile per un risveglio della coscienza...soprattutto per chi ha votato in un certo modo.

P.P.S.
La fonte dei video è il blog di Beppe Grillo; leggete quello che scrive in questo post.

23 ottobre 2008

Il Paese delle parole




Mi stupisco come in questo BelPaese si utilizzino con stile le parole.

Parole dette.

Parole non dette.

Parole che non sono mai state dette.

Parole che non avrebbero dovuto essere dette.

Ecco un elenco di parole dette in questi giorni che mi hanno fatto riflettere; mettetele insieme come volete. Credo che il succo del discorso non cambi, ne cambierà mai...

naviganti


non permetteremo l'occupazione di luoghi pubblici

applicazione della libertà


violenza

non l'ho mai detto


non l'ho nemmeno pensato

decidere da che parte stare


non spetta pronunciarsi

lasciare perdere gli studenti dei licei

se un ragazzino rimanesse ucciso

lasciarli fare


infiltrare


agenti provocatori


mettano a ferro e fuoco

il suono delle sirene delle autoambulanze


non dovrebbero avere pietà

mandarli tutti in ospedale


ma picchiarli e picchiare


balle

questa è la ricetta democratica

spegnere la fiamma prima che divampi l`incendio.

Così è se vi pare


11 ottobre 2008

Parlando di bellezza...




Megan Fox è una giovane attrice che ha recentemente raggiunto la notorietà anche per la sua straordinaria bellezza.
A giudicare da quanto ha affermato in un intervista il suo concetto di bellezza è molto aperto:

"E’ assurdo, ma non vale la pena ascoltare i pettegolezzi. Non sono lesbica, credo semplicemente che tutti gli esseri umani siano nati con la facoltà di essere attratti da entrambi i sessi"

E credo francamente che a vederla così, difficilmente anche una donna non ne avverta la prorompente sensualità:








Così è se vi pare

08 ottobre 2008

40




Ci siamo.

Ho passato la metaforica porta degli *anta*.

Non che sia importante in fondo. De facto non è cambiato nulla.

O forse no.

Ora chiamare "ragazzi" i tuoi amici suonerà un poco più stupido?

Saranno più giustificati i dolori che provo nel corpo al mattino?

Sarà di conforto vedere il bianco sempre più presente nei capelli, come fosse indice di saggezza?

In realtà per dirla con una canzone la cosa che faccio di più adesso sono i bilanci:

Oh mamma ho quasi quarant’anni
che cazzo ho fatto fino adesso

forse mi piacerebbe potere fare a mia madre questa domanda.
Ma lei ancora in vita non avrebbe capito.
Mio padre che se ne è andato ancora prima, forse si...

ho avuto il modo ed anche il tempo di cambiare
e l’ho passato a improvvisare

questo credo valga per molti.
Non per tutti.
Ma per molti
Il fatto è che le cose non cambiano, la vita decide per te e sei costretto ad improvvisare sempre e comunque.

per me ti preoccupavi spesso
e invece vedi, sono diventato un uomo

Forse è vero.
Mi domando quanto lo sono veramente in realtà.

mi sposo e faccio un figlio adesso
così lo porti a spasso

anche se ho imparato che non si deve dire "mai" sicuramente, i miei non potrebbero portare a spasso un eventuale erede, per dove stanno ora.
Forse si può valutare la mia maturità dal fatto che non ho intenzione ora di avere figli.
Non so quanto dipenda dal fatto che mi sento in debito di vita con la vita.
Non so se dipenda dal fatto che vedo il futuro come una grande tempesta in arrivo.
O, semplicemente dalla paura di sentirmi dire un giorno: "ma perché mi hai messo al mondo...?", come feci io con mio Padre anni fa.

Per quanto riguarda il matrimonio ci sono arrivato vicino una volta. Non credo che ci arriverò ancora.

e ho avuto culo di non perdermi per strada
e non drogarmi troppo

anche questa è una cosa che vale per molti.
Del resto sono sopravvissuto a me stesso anche quando volevo andare via per sempre, quando mi sembrava che niente valesse più la pena, qualche vita fa...

Oh mamma ho quasi quarant’anni
non me ne sento neanche venti
e ho realizzato che il tempo è maledetto
e si diverte a passare
per vederci cambiare

forse il trucco è accettare semplicemente che tutto è un' illusione.
E che noi come tali, singole, separate esistenze non abbiamo fondamento.
Che tutto è cambiamento.
Che la regola semplice da accettare è questa.
Anche quando la passione per gli occhi belli e profondi ti porta lontano, lontano...
E che in fondo alla strada c'è una bellissima
Nera Signora ad attenderci. E si sa che non è bello fare aspettare le Signore...


anche se sono già passati quarant’anni
non me ne sono accorto

forse alla fine anche questo è vero.
In fondo sono uno che ha dimenticato per tre volte come si fa il nodo a una cravatta, non ha idea di come sia evoluto nel tempo il vestito classico da uomo, chiuso in alto, tre bottoni, colletto camicia di un certo tipo...
Jeans, maglia o camicia. Il mio
vestito migliore.
Anche se per il
viaggio finale un bel vestito lo dovrò acquistare.
Non so bene cosa farò oggi. Cercherò di guardare avanti leggero, leggero..

Leggero, nel vestito migliore, senza andata né ritorno senza destinazione.
Leggero, nel vestito migliore, sulla testa un po' di sole ed in bocca una canzone.

Credo non scriverò qui per un po'.

Devo mettermi a correre...

Così è se vi pare.



P.S. L'immagine, da me modificata con l'aggiunta del numero 40, è dell'opera originale olio su tela 40 X 35 In. "I Figli di Cronos" di Victor Hagea presa dal sito artoteque.com che ringrazio.


06 ottobre 2008

Corri Forrest, corri!




E' passato un anno da quando facevo certe riflessioni. Alcune molto amare.

Apparentemente in un anno le cose non sono cambiate molto.

Il Paese dove vivo sta dimostrando sempre di più la sua reale natura.

Il lavoro, la crisi economica e impegni costosi ed ineludibili colpiscono ancora più dell' anno scorso.

La consapevolezza di avere commesso un tragico errore attanaglia mente e cuore.

Circa un mese fa ho visto Forrest Gump per la prima volta.

Un bel film.

Che mi ha fatto riflettere, ridere e piangere.

Qualcuno potrà osservare che si parla di *roba vecchia*.

Al contrario certi temi non invecchiano mai. E li riscopriamo giorno per giorno, mano a mano che passano gli anni.

Perché sono la vita.

Riusciamo a vedere significati nuovi e a rimpiangere ciò che non vediamo più.

Ma allo stesso tempo andiamo avanti verso il nostro destino.

La vita è un mistero. Non ha senso cercare di prevedere, anticipare o schivare i guai. Come si potrebbe esprimere meglio questo concetto se non con questa tenera frase:

"La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita"


E non sono sempre guai...

Nella vita incontri persone che ti sono affini e diventano tue amiche. Ti sono vicine quando serve.

A volte ti fanno fare pace con Dio.

O ci provano...

Non sempre si riesce ad ottenere ciò che si desidera. Anzi, spesso ci sfugge di mano come la sabbia.

Spesso così è l'amore.

E' così quando è incompreso o ci abbandona. Anche quando c'è ne rendiamo conto dolorosamente. Lo confessiamo a noi stessi.
Tutti potremmo avere detto una volta:

"Non sono un uomo intelligente, ma so l'amore che significa"





Ma forse non tutti hanno la consapevolezza di cosa significa amare... volere sempre è solo il bene dell'altro, al di là del proprio egoismo.

Alla fine c'è un unica cosa che conta.

Quando sembra che tutto vada male.

Quando non sembrano esserci più speranze.

Quando gli stessi sogni sembrano deliri opachi e privi di senso; cose da dimenticare nella polverosa soffitta dei rimpianti.

Ricordati sempre che:
Stupido è chi lo stupido fa

Quindi, qualsiasi cosa succeda, è molto meglio mettersi a correre.

Fino a quando serve.

Fino a quando ci è permesso.

Corri Forrest, corri!


Perché in fondo siamo tutti Forrest Gump.


O forse no.

Così è se vi pare.







05 ottobre 2008

48587




Ognuno è libero di credere quello che vuole.

Di solito non partecipo alle varie collette che il "buonismo consumistico" vede, spesso e volentieri, come unici atti di solidarietà, nella nostra società.

Perché?

Perché troppo spesso sono come la vecchia storia del dito e la luna...

Probabilmente molti contesteranno il ruolo di associazioni come Emergency, soprattutto se ne vogliono "a forza" vederne un anima politicizzata, ma in una società mediaticamente controllata dopo gli spot con parole chiave *sicurezza* o *tolleranza zero* siamo finalmente arrivati alla definizione del *governo del fare*; il fare come vera differenza con il passato.

Allora credo sia giunto il momento di premiare chi ha già fatto tanto, continua a fare e ha il coraggio di affermare quanto sta dietro a questa bellissima frase:


che è anche un link al sito collegato alla prossima iniziativa da *sostenere*, la creazione e sostentamento di un nuovo centro pediatrico in Darfur.
A quanto ho sentito a Che tempo che fa, servono 600.000 euro.

Il contributo personale è minimo. Basta 1 euro con un sms.

Manda un sms al 48587 dal 3 al 22 ottobre.
Puoi anche chiamare da rete fissa Telecom per un contributo di 2 Euro.


Io l'ho già fatto.

E tu?

Così è se vi pare.


Il freddo nell'anima...




A volte si sente freddo.

Dentro.

Una spiegazione forse può venire dalla ricerca illustrata in questo articolo.

A volte è così difficile mantenere la percezione del fatto che non siamo qualcosa di stabile, fisso e che ci illudiamo che ci sia un io che sa cosa fare e dove vuole andare.

Per adesso rimane il freddo.

Così è se vi pare.

N.B. Ringrazio per l'immagine il blog Oltre il cancello. La ho presa da questo post che mi ha scaldato un pochino...


04 ottobre 2008

Invecchiare - 2




E' proprio vero il tempo passa.

E adesso che sono arrivato
Fin qui grazie ai miei sogni
Che cosa me ne faccio
Della Realtà
Adesso che non ho
Più le mie illusioni
Che cosa me ne frega
Della Verità
Adesso che ho capito
Come va il mondo
Che cosa me ne faccio
Della Sincerità
E adesso
E adesso
E adesso che non ho
Più il mio motorino
Che cosa me ne faccio
Di una macchina
Adesso che non c’è
Più Topo Gigio
Che cosa me ne frega
Della Svizzera
Adesso che non c‘è
Più brava gente
E tutti son più furbi
Più furbi di me
E adesso che tocca a me
E adesso che tocca a me
E adesso che tocca a me
E adesso che tocca a me

Artista: Vasco Rossi
Album: Il Mondo che Vorrei
Titolo: E adesso tocca a me


Mi capita sempre più spesso di non avere molto da dire.
Così è se vi pare


Invecchiare - 1




A volte leggere il testo di una canzone fa riflettere molto.

Credo che dipenda dal fatto che percependo il cambiamento siamo più sensibili per molte cose...

Voglio trovare un senso a questa sera
anche se questa sera un senso non ce l'ha

Voglio trovare un senso a questa vita
anche se questa vita un senso non ce l'ha

Voglio trovare un senso a questa storia
anche se questa storia un senso non ce l'ha

Voglio trovare un senso a questa voglia
anche se questa voglia un senso non ce l'ha

Sai che cosa penso
che se non ha un senso
domani arriverà....
domani arriverà lo stesso
Senti che bel vento
non basta mai il tempo
Domani un altro giorno arriverà...

Voglio trovare un senso a questa situazione
anche se questa situazione un senso non ce l'ha

Voglio trovare un senso a questa condizione
anche se questa condizione un senso non ce l'ha

Sai che cosa penso
che se non ha un senso
domani arriverà....
domani arriverà lo stesso
Senti che bel vento
non basta mai il tempo
Domani un altro giorno arriverà...
Domani un altro giorno.... ormai è qua!

Voglio trovare un senso a tante cose
anche se tante cose un senso non ce l'ha.


Titolo: Un Senso
 
Album: Buoni o cattivi 
Autore: Vasco Rossi

Non ho altro da dire. 



Così è se vi pare.

02 ottobre 2008

Intelligence is relative




Sono andato a vedere Burn After Reading, l'ultimo film dei fratelli Coen.

Uscito dal cinema ho pensato che il film non mi fosse piaciuto.

Ci ho riflettuto parecchio.

Ho capito che in realtà questo è un gran film che in realtà mi ha toccato, mi ha provocato fastidio, probabilmente per il periodo che sto vivendo.

Ci sono parecchi livelli di lettura, parecchi dettagli in questa che sembra una commedia qualunque, ma che si rivela essere una perfetta dark comedy.

Non ho intenzione di scrivere la trama. Piuttosto cercherò di svolgere il filo dei miei pensieri; gli stessi pensieri che mi hanno portato a essere di cattivo umore dopo avere visto il film.

Il contesto scenico è abbastanza particolare. Un apparente spaccato della società americana, senza troppi approfondimenti.

Una società dipinta dai personaggi a pennellate larghe e significative:

la durezza e l'interesse per la realizzazione personale di Katie Cox (Tilda Swinton) che compra una macchina nuova appena sbattuto fuori di casa il marito, alla quale fa da contro altare l'apparente tenerezza dell'autrice di favole per bambini Sandy Pfarrer (Elizabeth Marvel); esilarante ma anche e soprattutto illuminante, l'identico uso degli epiteti utilizzato per descriversi reciprocamente da entrambe in due momenti diversi del film; illuminante perché rivela la vera natura legata all'aspetto materiale delle due donne, sia nell'apparire che nel possedere.

Osbourne cox (uno strepitoso John Malcovich) è un uomo programmato per avere i saldi principi del difensore della patria americano. Viene licenziato in tronco senza spiegazioni. Dice alla moglie Katie di essersi licenziato perché non poteva più sopportare di vivere in un angusto mondo di stupidi burocrati.
Pensa di avere un valore, di potere raccontare qualcosa di interessante scrivendo un libro.
Spiega al padre, affetto da qualche forma di demenza senile, che nell'Agenzia non ci sono più i valori dei suoi tempi.
In realtà è un uomo che affonda il senso di fallimento di una esistenza fra una registrazione di memorie e bottiglie di superalcolici.
La perfetta rappresentazione di quella che da noi potrebbe essere il segno di una resa invincibile, ma senza nessuna genialità o dote artistica. Solo la consapevolezza della mediocrità. Una nullità in mezzo a mille altre che non accetta la sua condizione.

Linda Litzke (Frances MacDormand), è una donna di mezza età che fa la personal trainer in una palestra. Il mito del corpo e della perfezione, la ricerca di qualcuno che sia divertente, l'incapacità di comunicare, di guardarsi intorno. Un solo scopo: ricostruirsi la propria vita procurandosi il denaro per quattro operazioni di chirurgia estetica atte a restaurarle il corpo, mantenendo un atteggiamento costantemente positivo da libro New Age.
Linda cerca un uomo che sia divertente su Internet. Incontra personaggi che sono piatti, senza nessuna personalità, ci va a letto, scopre che sono sposati, rimane sola e delusa. Fino alla mattina dopo quando cerca di nuovo di fare i soldi per le operazioni e altri partner su Internet, convinta che cambiando il suo corpo cambierà anche la sua vita.

Harry Pfarrer (un grandioso, spettacolare George Clooney), è un agente federale impiegato al Ministero del tesoro. E' sposato con Sandy, ma ha una relazione che dura da anni con Katie. E' un uomo ossessionato dal sesso e dal tempo che passa. Oltre a Katie incontra regolarmente donne via Internet; di solito dopo la "consumazione" del rapporto si tocca la pancia e afferma:"ho ancora il tempo per fare una corsetta". I
Il buon Harry potrebbe soffrire della sindrome di Peter pan, per come affronta la responsabilità dentro al rapporto affettivo: tradisce da anni la moglie con Katie, ma appena lei gli prospetta di divorziare dal marito e di vivere assieme, entra in crisi; stupenda la discussione a letto con la camera da presa in primo piano che individua tutti i tic nervosi, le espressioni da:"fatemi uscire di qui!!!", mentre pronuncia parole rassicuranti sul futuro e la solidità della loro relazione, per calmare l'amante.

Aprendo una parentesi vorrei sottolineare l'uso della camera nelle riprese. In qualche modo il cambio di inquadratura segue e riempie di significato un determinato passaggio della storia, come ad esempio, nell'attacco di paranoia che coglie Harry quando Linda gli parla del posto dove Chad è sparito.

La malattia di Harry non è la sindrome di Peter Pan. Si accorge di stare invecchiando e la cosa non gli piace. Cerca continuamente una fuga da questo, con l'ossessione per gli otto chilometri di corsa giornalieri e la ricerca continua di nuove partner su Internet.
Harry è divertente con le donne e si diverte come farebbe un ragazzo di 16 anni. Ha una ossessione per il sesso che lo porta a esilaranti esperimenti di bricolage e fai da te.
Harry è un uomo che è in fuga dalla morte, dal non senso della vita e si aggrappa all'unica cosa che pare tenerlo vivo, il sesso.
Sesso vissuto compulsivamente come prova di essere ancora vivo.
Harry è divertente perché teme disperatamente di non potere più avere 16 anni.

Chad Feldheimer (un vero ineccepibile "idiota" Brad Pitt) è un ragazzotto tutto musica e palestra. Lavora con Linda, va in giro solo in bicicletta.
Ha un ruolo completamente e totalmente asessuato. Basta pensare alla scena nella quale va a casa di Linda in piena notte per capirlo. Chad ha un età mentale di 8 anni. Non ha responsabilità. Ha il lavoro in palestra, ascolta musica a palla e va in bicicletta. La vita è meravigliosa e sta tutta li. Un totale sprovveduto buttato dal caso in situazioni che non è in grado di comprendere.
E' il perfetto contro altare delle altre figure maschili del film.
Sono stupendi gli sguardi da "duro" che rivolge a Osbourne quando lo incontra in auto.
Bellissima la reazione incredula quando riceve un pugno: un bambino al quale è caduto per terra il gelato!
Per non parlare della scena del muretto scavalcato iniziata in pieno stile elegante alla 007 e terminata arrancando sul muro.

Ci sono altri personaggi che contribuiscono a costruire la "cornice" al film. Sono tutti in qualche modo dei perdenti. Come il capo della palestra, innamorato di Linda; un uomo che era prete ortodosso, direttore di palestra e ladro per un amore disperatamente non corrisposto.

Questo film è la rappresentazione di una società gretta e dura, nella quale tutti i personaggi sono convinti di essere più e meglio di quello che sono.
Ognuno di loro agisce per realizzare il desiderio di fare vedere al mondo quanto vale, oppure placare con la soddisfazione del desiderio immediata e ripetuta l'ansia di morte. O, ancora, avere il controllo della situazione gestendo gli aspetti più materiali dell'esistenza giudicando dall'alto il resto del mondo.
Ma in realtà ognuno di loro è un perdente. Ognuno di loro vive senza un senso. Senza un perché reale che non sia penetrare nel corpo di una donna, comprarsi una macchina nuova, essere la brava mammina o il riconosciuto e rispettato difensore della patria. O, banalmente, avere una bici nuova.

C'è un momento nel quale si avverte la ricerca della liberazione: una catarsi che Osbourne annuncia quando urla di avere combattuto contro tutti gli stupidi idioti del mondo per una vita.

Spero di non avere detto troppo della trama. Il film è sicuramente una commedia. Si ride certamente.
Ma è una commedia che mette a nudo la fragilità di questi umani stupidi che si muovono senza pensare a cosa potrebbe accadere per compulsione o semplice idiozia.

Il dialogo finale fra il funzionario e il capo in un asettico ufficio della C.I.A., è la massima rappresentazione del non sense. In quella accettazione del fatto di avere imparato qualcosa, da quello che era successo, senza avere capito cosa era successo e perché, c'è tutta la verità espressa dalla frase: "Intelligence is relative".

Le immagini di chiusura che vanno via via inquadrando porzioni di spazio sempre più ampie fino a visualizzare l'intero pianeta sembrano lasciare un tragico messaggio: l'idiozia è ovunque ed è invincibile, fattene una ragione.

E' un bel film.

Ma se state passando un brutto periodo della vostra vita, aspettate che esca in DVD.

Così è se vi pare.

Il Governo del fare...




Scrivo dopo avere letto questi articoli (Repubblica, Corriere).

Siamo di fronte al Governo del fare.

La domanda è: fare che cosa?

Lasciamo perdere la troppo banale questione del rispetto e degli insulti, perché corna, Kapo e coglioni gli italiani se li sono già dimenticati da tempo.

Lasciamo perdere la questione dei rifiuti a Napoli e le relative decisioni su inceneritori e quanto altro. Più che altro perché scrivere sarebbe inutile.

Perché quello che non si vede in tv non esiste.

Basta leggere alcune cose come qui e qui, ad esempio.

Per quanto riguarda la discesa in campo a protezione del risparmio degli italiani, a leggere dichiarazioni come queste, ci si dovrebbe minimamente porre il problema della credibilità di quanto viene affermato.
Neanche gli USA che sono la principale potenza economica mondiale possono frenare l'onda del collasso economico, senza tradire alla base lo spirito del mercato.
Perché la base del concetto di mercato è che ci devi stare dentro, o avere abbastanza risorse per continuare a resistere e reggere il colpo, o sparire acquisito da qualcuno.
Non sono un esperto ma credo comunque che quanto ho scritto sia molto teorico e che la base della vera speculazione non è bloccabile da nessuno, perché sostanzialmente permeante il sistema.

Senza regole che permettano forme di auto controllo il capitalismo selvaggio è violento e cannibalistico.

Sicuramente in questo post di Chiara trovate materiale di riflessione migliore di quanto posso affermare io.

Ma la cosa che tengo a sottolineare è contenuta in questa frase presa dall'articolo del Corriere:


"È mia intenzione procedere con decreto legge su ogni materia che riterrò necessaria, anche imponendo al parlamento di approvarlo entro due mesi. È l'unico strumento per interventi decisivi e immediati, e il capo dello Stato decide se un decreto è tale, cioè necessario e urgente. Prendiamo ad esempio le nostre città, assediate da graffiti beceri: è una situazione che non può non essere considerata lesiva per i nostri figli. Quindi, per quanto mi riguarda cercherò di usare al massimo questi strumenti."

Credo che chi comprenda le reali implicazioni di quanto affermato, non possa dire: "va tutto bene".
E per quelli per cui così va bene...

Così è se vi pare.

N.B. Ringrazio eddy from the blog per la foto che rappresenta così bene la condizione del Bel Paese.


E tante scuse ...




...perché?

Se un giornale ha un nuovo direttore e pubblica una vignetta non credo poi debba mettersi a scusarsi.

Se ci si schiera, ci si schiera fino in fondo e non si fanno le moine appena qualcuno si lamenta.

Per capire di cosa parlo leggete questo articolo.

Così è se vi pare

N.B. La vignetta è stata presa da Corriere.it che ringrazio.

01 ottobre 2008

Tempi moderni

Credo che tutti ricordino Tempi moderni il film di Charlie Chaplin. sulla disumanità della catena di montaggio.


Qualcuno forse pensava che con il tempo le cose fossero diverse nel Bel Paese da quanto raccontato in un altro bel film: la classe operaia va in Paradiso.

Ebbene, non faceva i conti con le iniziative illuminate del super imprenditore italico, come potete leggere in questo articolo.

Una caratteristica tipica di buona parte degli imprenditori italiani è la fede cieca nelle regole del libero mercato... quelle italiche però!

Che si possono esemplificare con una semplice frase:

privatizzare gli utili e collettivizzare le perdite

come visto nella triste vicenda del fallimento Alitalia. (*)
Questa formula che sintetizza un modus vivendi, una attitudine innata non alla crescita della propria impresa affrontando a viso aperto il mercato, ma alla volontà subornatrice basata sulla legge del più furbo, comprende in senso profondo il concetto di "sfruttamento".

Si sfruttano le persone imponendo contratti a tempo determinato e indeterminato con stipendi che non reggono l'inflazione e che obbligano a ore aggiuntive per potere avere gli "incentivi" senza i quali non si arriva alla fine del mese;

si manifesta la volontà di trasferire all'estero la produzione, per limitare i costi, ovvero pagare stipendi da miseria a persone che lavoreranno in condizioni impensabili a casa propria, come si può leggere chiaramente in questo articolo.

Così questa classe di imprenditori motiva il personale al loro servizio;

così impoverisce la produttività interna del paese spostando la produzione;

così si illude di guadagnare nel breve periodo mentre in realtà regala tecnologia all'estero, basti pensare a come vengono sfruttate le risorse in India e Cina.

Perché poi prendermela tanto per la pausa caffè a tempo? Non lo bevo neanche il caffè, perché mi fa venire acidità di stomaco.

Ma mi viene acidità di stomaco e non posso evitarla, pensando a quanti di quei lavoratori hanno votato in modo che i loro padroni potessero tornare a fare il bello e cattivo tempo senza che nessuno ci possa fare nulla, per almeno cinque anni.

Ammesso che dopo rimanga qualcosa da fare nel Bel Paese.
Che non si lamentino quindi.

Così è se vi pare.

(*)
Perché l'Alitalia è fallita eh? Non è che il fatto di aver fatto comprare i pezzi buoni alla cordata degli imprenditori amici degli amici, cambi questa realtà, nonostante quello che dicono in TV.

N.B.L'immagine è presa da wikipedia che ringrazio.

Io non sono razzista, sono loro che ...




Poche righe scritte in fretta dopo avere letto questi articoli (Repubblica, Corriere).

Righe dedicate a chi ha votato un governo di centro destra, perché i valori della destra sono migliori e i politici di destra sono la soluzione ai problemi del Bel Paese.

Riprendendo quanto dice giustamente Chiara in un commento a questo post, il piano economico medio di questa gente per salvare il Bel Paese, consiste nella privatizzazione degli utili e la collettivizzazione delle perdite.

Il valore della libertà che nominano sempre più spesso, lo si può comprendere appieno attraverso le riflessioni sulla giustizia e altre amenità.

C'è gente che compie il reato di apologia di fascismo, e non accade nulla. In nome della sicurezza da telegiornale si tollera tutto.

Anche l'intollerabile.

Qualcuno che come esecutore ha ucciso quel poco che rimaneva della sinistra italiana adesso si lamenta.

Un po' troppo tardi direi. Avrebbe fatto meglio ad andare in Africa...

Forse è il momento di preparare i bagagli e di avere il passaporto pronto.

Così è se vi pare.