Il Tempo passa ...


02 ottobre 2008

Il Governo del fare...




Scrivo dopo avere letto questi articoli (Repubblica, Corriere).

Siamo di fronte al Governo del fare.

La domanda è: fare che cosa?

Lasciamo perdere la troppo banale questione del rispetto e degli insulti, perché corna, Kapo e coglioni gli italiani se li sono già dimenticati da tempo.

Lasciamo perdere la questione dei rifiuti a Napoli e le relative decisioni su inceneritori e quanto altro. Più che altro perché scrivere sarebbe inutile.

Perché quello che non si vede in tv non esiste.

Basta leggere alcune cose come qui e qui, ad esempio.

Per quanto riguarda la discesa in campo a protezione del risparmio degli italiani, a leggere dichiarazioni come queste, ci si dovrebbe minimamente porre il problema della credibilità di quanto viene affermato.
Neanche gli USA che sono la principale potenza economica mondiale possono frenare l'onda del collasso economico, senza tradire alla base lo spirito del mercato.
Perché la base del concetto di mercato è che ci devi stare dentro, o avere abbastanza risorse per continuare a resistere e reggere il colpo, o sparire acquisito da qualcuno.
Non sono un esperto ma credo comunque che quanto ho scritto sia molto teorico e che la base della vera speculazione non è bloccabile da nessuno, perché sostanzialmente permeante il sistema.

Senza regole che permettano forme di auto controllo il capitalismo selvaggio è violento e cannibalistico.

Sicuramente in questo post di Chiara trovate materiale di riflessione migliore di quanto posso affermare io.

Ma la cosa che tengo a sottolineare è contenuta in questa frase presa dall'articolo del Corriere:


"È mia intenzione procedere con decreto legge su ogni materia che riterrò necessaria, anche imponendo al parlamento di approvarlo entro due mesi. È l'unico strumento per interventi decisivi e immediati, e il capo dello Stato decide se un decreto è tale, cioè necessario e urgente. Prendiamo ad esempio le nostre città, assediate da graffiti beceri: è una situazione che non può non essere considerata lesiva per i nostri figli. Quindi, per quanto mi riguarda cercherò di usare al massimo questi strumenti."

Credo che chi comprenda le reali implicazioni di quanto affermato, non possa dire: "va tutto bene".
E per quelli per cui così va bene...

Così è se vi pare.

N.B. Ringrazio eddy from the blog per la foto che rappresenta così bene la condizione del Bel Paese.


6 commenti:

davide ha detto...

Caro Rez,

io ho votato Berlusconi quasi esclusivamente perchè ha promesso di fare le centrali atomiche: io a differenza di te sono un convinto sostenitore dell'energia nucleare.

Però devo constatare che sono mesi che Berlusconi parla, ma di concreto (mi riferisco alle centrali atomiche) non ha ancora fatto niente.

Ciao

Chiara di Notte - Klára ha detto...

Si' ma ho anche letto che Fini si e' dissociato da quelle parole.

Rez ha detto...

@davide
Però devo constatare che sono mesi che Berlusconi parla, ma di concreto (mi riferisco alle centrali atomiche) non ha ancora fatto niente.

Io sarei a favore di una tecnologia nucleare per la produzione di energia se i costi e i benefici reali sul lungo periodo esistessero.

Una tecnologia del genere è ancora al di là da venire, e dovrebbe essere basata su meccanismi quali la fusione fredda e non sulla fissione.

Con le tecnologie che verranno adottate per la costruzione delle centrali vi saranno due problemi fondamentali:

- costo del combustibile
- costo dello smaltimento delle scorie.

Inoltre una tecnologia del genere non può essere tirata su in cinque anni.
Ci vorranno venti, venticinque anni per realizzare centrali che saranno concettualmente e tecnologicamente vecchie, con altissimi costi di realizzazione.

Il problema del sistema Italia è il prendere decisioni in stato di emergenza continuo, senza avere nessuna pianificazione sul lungo periodo.

L'energia nucleare *non é* un buon investimento per il futuro perché fra 35 anni quando avremo smaltito i costi di realizzazione degli impianti scopriremo che ci costerà mantenerli più di quanto risparmieremo in termini di consumo energetico.

Sarei favorevole a spendere gli stessi soldi in ricerca diretta applicata alla fusione fredda che, se realizzata, sarebbe una tecnologia nuova e vendibile al resto del mondo.
Una tecnologia relativamente sicura, come può esserlo costruire una stella in miniatura, e più sostenibile sul piano delle risorse e dell'inquinamento.

Spero di avere spiegato il mio punto di vista.

davide ha detto...

Caro Rez,

""Spero di avere spiegato il mio punto di vista.""

Il tuo punto di vista è chiarissimo perchè lo avevi spiegato più volte.

L'energia nucleare avrà i suoi problemi, ma garantisce dell'energia a costi certi in tempi precisamente valutabili.

La ricerca è opportuna, ma non dà la certezza di fornire in tempi certi energia a costi competitivi. Quando il petrolio comincerà ad esaurirsi i suoi costi andranno alle stelle e noi siamo i più dipendenti dal petrolio al mondo.

Ciao

Rez ha detto...

@Davide
La ricerca è opportuna, ma non dà la certezza di fornire in tempi certi energia a costi competitivi. Quando il petrolio comincerà ad esaurirsi i suoi costi andranno alle stelle e noi siamo i più dipendenti dal petrolio al mondo.

Quello che dici è vero fino a un certo punto.
Non tieni conto del fatto che l'uranio arricchito che serve per far girare le centrali non è per niente economico.
E sarà sempre più caro passando il tempo.
Se non fosse così le bombe atomiche le tirerebbero nei cortili del Medio Oriente da anni...

Anonimo ha detto...

Grazie per aver contribuito a diffondere la verità sui rifiuti campani