Scrivo dopo avere letto questi articoli (Repubblica, Corriere).
Siamo di fronte al Governo del fare.
La domanda è: fare che cosa?
Lasciamo perdere la troppo banale questione del rispetto e degli insulti, perché corna, Kapo e coglioni gli italiani se li sono già dimenticati da tempo.
Lasciamo perdere la questione dei rifiuti a Napoli e le relative decisioni su inceneritori e quanto altro. Più che altro perché scrivere sarebbe inutile.
Basta leggere alcune cose come qui e qui, ad esempio.
Per quanto riguarda la discesa in campo a protezione del risparmio degli italiani, a leggere dichiarazioni come queste, ci si dovrebbe minimamente porre il problema della credibilità di quanto viene affermato.
Neanche gli USA che sono la principale potenza economica mondiale possono frenare l'onda del collasso economico, senza tradire alla base lo spirito del mercato.
Perché la base del concetto di mercato è che ci devi stare dentro, o avere abbastanza risorse per continuare a resistere e reggere il colpo, o sparire acquisito da qualcuno.
Non sono un esperto ma credo comunque che quanto ho scritto sia molto teorico e che la base della vera speculazione non è bloccabile da nessuno, perché sostanzialmente permeante il sistema.
Sicuramente in questo post di Chiara trovate materiale di riflessione migliore di quanto posso affermare io.
Ma la cosa che tengo a sottolineare è contenuta in questa frase presa dall'articolo del Corriere:
Credo che chi comprenda le reali implicazioni di quanto affermato, non possa dire: "va tutto bene".
E per quelli per cui così va bene...
Così è se vi pare.
N.B. Ringrazio eddy from the blog per la foto che rappresenta così bene la condizione del Bel Paese.
6 commenti:
Caro Rez,
io ho votato Berlusconi quasi esclusivamente perchè ha promesso di fare le centrali atomiche: io a differenza di te sono un convinto sostenitore dell'energia nucleare.
Però devo constatare che sono mesi che Berlusconi parla, ma di concreto (mi riferisco alle centrali atomiche) non ha ancora fatto niente.
Ciao
Si' ma ho anche letto che Fini si e' dissociato da quelle parole.
@davide
Però devo constatare che sono mesi che Berlusconi parla, ma di concreto (mi riferisco alle centrali atomiche) non ha ancora fatto niente.
Io sarei a favore di una tecnologia nucleare per la produzione di energia se i costi e i benefici reali sul lungo periodo esistessero.
Una tecnologia del genere è ancora al di là da venire, e dovrebbe essere basata su meccanismi quali la fusione fredda e non sulla fissione.
Con le tecnologie che verranno adottate per la costruzione delle centrali vi saranno due problemi fondamentali:
- costo del combustibile
- costo dello smaltimento delle scorie.
Inoltre una tecnologia del genere non può essere tirata su in cinque anni.
Ci vorranno venti, venticinque anni per realizzare centrali che saranno concettualmente e tecnologicamente vecchie, con altissimi costi di realizzazione.
Il problema del sistema Italia è il prendere decisioni in stato di emergenza continuo, senza avere nessuna pianificazione sul lungo periodo.
L'energia nucleare *non é* un buon investimento per il futuro perché fra 35 anni quando avremo smaltito i costi di realizzazione degli impianti scopriremo che ci costerà mantenerli più di quanto risparmieremo in termini di consumo energetico.
Sarei favorevole a spendere gli stessi soldi in ricerca diretta applicata alla fusione fredda che, se realizzata, sarebbe una tecnologia nuova e vendibile al resto del mondo.
Una tecnologia relativamente sicura, come può esserlo costruire una stella in miniatura, e più sostenibile sul piano delle risorse e dell'inquinamento.
Spero di avere spiegato il mio punto di vista.
Caro Rez,
""Spero di avere spiegato il mio punto di vista.""
Il tuo punto di vista è chiarissimo perchè lo avevi spiegato più volte.
L'energia nucleare avrà i suoi problemi, ma garantisce dell'energia a costi certi in tempi precisamente valutabili.
La ricerca è opportuna, ma non dà la certezza di fornire in tempi certi energia a costi competitivi. Quando il petrolio comincerà ad esaurirsi i suoi costi andranno alle stelle e noi siamo i più dipendenti dal petrolio al mondo.
Ciao
@Davide
La ricerca è opportuna, ma non dà la certezza di fornire in tempi certi energia a costi competitivi. Quando il petrolio comincerà ad esaurirsi i suoi costi andranno alle stelle e noi siamo i più dipendenti dal petrolio al mondo.
Quello che dici è vero fino a un certo punto.
Non tieni conto del fatto che l'uranio arricchito che serve per far girare le centrali non è per niente economico.
E sarà sempre più caro passando il tempo.
Se non fosse così le bombe atomiche le tirerebbero nei cortili del Medio Oriente da anni...
Grazie per aver contribuito a diffondere la verità sui rifiuti campani
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