Il Tempo passa ...


25 settembre 2007

L'email e l'Abaco (2)


Questo è il seguito del racconto, che una mia amica residente in Russia, mi ha cortesemente inviato.
Lo stile è quello dei racconti BOFH resi recentemente famosi da Davide Bianchi.

Dovevo ricevere il testo di alcuni documenti per una traduzione dall'Ufficio Centrale delle Dogane di un importante città russa.
Dopo l'odissea per riuscire a ricevere una mail mi attendo di tutto da funz_luser.

Andando a dormire stanotte ho spento il cellulare.
Avevo intuito che il deficiente mi avrebbe chiamato per qualche malinteso.
Mi sono svegliata alle 10.20 e ho acceso il cellulare.
Puntuale come previsto. Mi ha chiamato cinque volte a partire dalle 9.00 del mattino.
Prima di riuscire a entrare in bagno, eccolo lì che chiama un altra volta.

funz_luser) Buon giorno, La sto chiamando da questa mattina però aveva il cellulare spento.

io) Ero ad una riunione importante (per non spiegare che ho un'orario "vagante" come si dice da noi).

funz_luser) Come faccio ad avere i documenti tradotti?

io) (Preoccupata) Non li ha ricevuti?

funz_luser) Certo che no.

io) (Tremendo sospetto...)Ma li ho mandati ieri sera!

funz_luser) Come potevo sapere se li ha mandati o no, se prima non riuscivo a contattarla?

io) Non aveva bisogno di contattarmi, doveva solo guardare la posta. Mi ha detto di aver bisogno di questi documenti entro la mattinata di oggi. E Le ho promesso che sarebbero stati pronti per questa mattina.

funz_luser) Come faccio a sapere dove sono?

io) Guardi la posta o, meglio ancora, (visto che sei deficiente – detto fra me e me) chieda qualcuno che sa consultare la posta elettronica, di guardarla.

funz_luser) E come si fa?

io) (Ma allora al posto del cervello hai una pigna secca, sepolta nel cemento!) Si rivolga per favore al collega che L'ha aiutata a mandarmi i documenti ieri. Glielo farà vedere. Purtroppo non ho tempo per spiegarglielo adesso... (tanto non capiresti una mazza e io sono già in ritardo).

funz_luser) Ma come farà il mio collega a sapere dove sono?

io) Li ho mandati al suo indirizzo di posta elettronica.

funz_luser) A quale indirizzo?

io) (Al limite della crisi isterica) All'indirizzo di posta elettronica che avete usato Voi per mandare i documenti a me.

funz_luser) Vuole dire che sono gia' li'?

io) Esattamente.

funz_luser) Ma Lei come è venuta a sapere di questo indirizzo? Non lo so neanch'io!

io) (Esplodendo come una supernova) PERCHE' SI VEDE OGNI VOLTA,IN OGNI MAIL! SEMPRE!

funz_luser) Mi scusi, però forse non ho capito qualcosa, chiedo ancora una volta: vuole dire che i documenti sono già qui???

io) (Sgomenta) Sono al indirizzo della posta elettronica del suo collega. E da ieri sera che sono lì.

funz_luser) Ne e' sicura?

io) (Sconsolata) La copia a me e' arrivata.

funz_luser) Quale copia?

io) Quando si tratta di documenti di lavoro mi mando sempre una BCC.

funz_luser) Cosa??

io) Copia carbone nascosta.

funz_luser) Ma Lei lavora con la stessa macchina, che senso c'è nel mandare una copia a se stessi, se i documenti sono già nella Sua macchina.
Come fa a distinguere i documenti scritti dalla copia mandata se il testo e' identico?
Forse non e' la copia arrivata ma il testo scritto da Lei che e' rimasto nella macchina.

A questo punto non avevo scelta. Dovevo mordermi il dito per non ridere.

io) Per favore, chieda al suo collega di controllare la posta, Le assicuro che i documenti sono arrivati.
Purtroppo non ho tempo ora per spiegarle queste cose (comprati un libro for dummies e vaff...).


So già che fra un po' avrò a che fare di nuovo con Lui.

Quasi sicuramente il procuratore gli dirà di rifare tutti i documenti per l'ennesima volta.

E il deficiente mi chiamerà ancora. Meno male, il telefono, almeno quello, lo sa usare.

L'immagine del telefono in apertura del post è presa da www.storiadimilano.it che ringrazio.

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