Il Tempo passa ...


20 settembre 2007

E' tempo di Frattinizzazione - Censurare Internet


Prendo spunto da un interessante articolo di Punto Informatico, per una breve riflessione su censura e cultura tecnologica.

Avevo citato in un altro post un altro articolo di PI che, in riferimento a un comunicato di ALCEI, sottolineava le problematiche sottese alla censura delle parole o delle frasi che le contengono, nei motori di ricerca.

Preoccupazione reale visto quanto il Commissario Europeo Franco Frattini si ripropone di fare in merito, come sistema per aumentare la sicurezza anti terrorismo.

Non intendo scrivere dei pistolotti in merito. E' evidente che se anche su Internet si trovasse un progetto preciso su come realizzare una bomba atomica, l'informazione, di per se, non costituirebbe un problema. Non so voi, ma io non ho i soldi e lo spazio in giardino per costruirmi delle centrifughe per l'arricchimento dell'uranio, ne ho la possibilità di estrarre uranio grezzo da sotto l'orto ...

Ma i problemi relativi all'applicazione estesa di un sistema censorio su Internet sarebbero enormi.

E qualcuno lo ha sottolineato con molta ironia, scrivendo un bel programmino in javascript, che applica la censura a "pecette" sulle parole proibite, proprio sul discorso di Commissario Europeo!

Gli esempi li potete vedere qui in tedesco e francese.

In attesa di una versione localizzata in italiano, tanto per farsi quattro risate, poniamoci il problema di quanta ignoranza, intesa come totale assenza di cultura, ci possa essere dietro a una proposta di censura del genere.

O, forse, vi è anche la consapevolezza che la rete, come in una canzone di Daniele Silvestri, libera gli schiavi invece di incatenarli secondo le logiche del potere del mercato e dei cartelli economici...

L'unico miracolo politico riuscito in questo secolo
e avere fatto in modo che gli schiavi si parlassero
si assomigliassero
perché così faceva comodo per il mercato unico e libero.

(cit. Testo Kunta Kinte, Album Livre trânsito, Daniele Silvestri, 2004)

Almeno fino a quando ci sarà consentito di scrivere e parlare.

E questa censura, che puzza di paura, il potere la desidera tanto, vedi la campagna mediatica che in questi giorni viene fatta contro Beppe Grillo.

O forse, mi faccio troppe paranoie in stile teoria del complotto.

Franco Frattini è già muto sul web, visto lo stato attuale di sito in costruzione, al momento in cui scrivo.
Ma anche quando fosse costruito e a punto, cosa comunicherebbe un sito del genere?

Si spera solo che stando in silenzio nella sua ignoranza del web, il Commissario Europeo arrivi anche al silenzio a Bruxelles.

Sarebbe la cosa migliore.

Non credo che cambierà molto. Questo, in fondo, è il migliore dei mondi possibili, no?


Ringrazio wikipedia per il link alla foto che rappresenta una porzione di Internet, e il blog di Ivan Grilli dal quale ho tratto la citazione del testo di Kunta Kinte.

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