Vesak è una ricorrenza importante.
Il Principe Siddhārtha lasciò la famiglia e gli agi della sua posizione per intraprendere una ricerca allo scopo di eliminare la sofferenza.
Dopo sei anni di ricerca di una strada, conducendo una vita di privazioni egli decise in maniera risoluta di sedersi a meditare e di non alzarsi fino a quando la fine della sua ricerca non fosse concluse per il bene di tutti gli esseri.
Dopo 49 giorni di meditazione, in una notte di luna piena del mese di maggio Siddhārtha Gautama, il Buddha storico, raggiunse l'illuminazione.
Tutte le tradizioni del buddhismo considerano questa ricorrenza importante in quanto permette di ricordare la nascita, l'illuminazione e la dipartita di Colui che per primo trovo la strada della salvezza, indicando la via del risveglio.
Il Plenilunio di maggio 2008 cade la notte del 20.
Per l'accordo fra U.B.I. e Governo italiano, in Italia il Vesak si celebra il 25 maggio.
Per chi fosse interessato l'U.B.I. (Uniene Buddhista Italiana) organizza un periodo di manifestazioni e celebrazioni a Verona.
Indipendentemente dalla data che è relativamente importante, ho una riflessione da proporre.
Domani si ricorda chi ha trovato la strada per la liberazione della sofferenza e la ha indicata a chi aveva richiesto il suo insegnamento ed era disposto a progredire lavorando su se stesso con determinazione.
Al momento della sua morte le sue ultime parole ricordarono l'essenza del suo insegnamento, ovvero che tutte le cose composte sono impermanenti e destinate a disintegrarsi.
Esortò tutti i suoi discepoli ad affrontare il lavoro per raggiungere la propria salvezza e spirò.
Che tutti gli esseri possano essere liberi dalla sofferenza.
Che tutti gli esseri possano essere felici e pieni di compassione e equanimità.
Che tutti gli esseri possano essere illuminati.
Buona vita.
Così è se vi pare.
Ringrazio Wikipedia per l'immagine tratta da questa voce.
Sympathy For The Devil
2 mesi fa
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