Hanno deciso che il tributo alle madri dovesse cadere la seconda domenica del mese di maggio.
Lei non c'è più e, per certi versi, non c'è mai stata.
Non credo di riuscire a spiegare la pienezza del vuoto di una presenza che chi non "capisce" liquiderebbe con il termine follia.
Per certe persone, che vivono la realtà attraverso il filtro della malattia mentale, la vita è come uno sguardo dal finestrino di un treno fermo nella nebbia.
Un luogo senza tempo, senza suono, senza direzione apparente verso la quale andare.
Così vivono per se stessi; e in questo modo comunicano a chi sta intorno.
Cosa devo ricordare?
Forse nulla.
Forse il ricordo di una mattina di 35 anni fa.
Il profumo di mare, il prendisole rosso, il mio berrettino blu.
L'odore di salsedine e la borsa di paglia con gli asciugamani umidi e l'olio solare.
Un sorriso.
Niente di più.
Adesso andare al mare in quella spiaggia non è più possibile.
Non ricordo altri sorrisi felici "in quel modo li" da parte di Lei, in tutto il periodo della sua vita, fino a quando non se ne è andata.
Così è se vi pare.
P.S.
L'immagine è tratta dal quadro di G. Klimt "Madre con bambino" - 1905
Sympathy For The Devil
2 mesi fa
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