Per chi alcuni anni fa leggeva e partecipava a un certo modo di vivere la sfera digitale, il nome del protagonista nel titolo del blog non era sconosciuto.
Forse in questo periodo di recessione economica sarebbe più saggio pensare al lavoro e a non perderlo.
Pochi comprendono che la dimensione digitale non è aliena al mondo reale, ma sempre di più è fonte di possibile nuovi guadagni, ma anche di modi di studiare, lavorare e produrre più efficienti.
Però si può lavorare in tanti modi. Si può lavorare anche come schiavi.
E il controllo sociale, anteprima delle dittature di fatto, spesso si traduce nell'esperienza di una democrazia "forte", audace eufemismo per una dittatura in divenire, ma ancora formalmente nascosta.
Per questo ricordarsi dei propri diritti e della propria libertà anche nel mondo digitale è importante.
Soprattutto in un Paese nel quale l'unico accordo bipartisan si raggiunge quando si cerca di fare stare zitto il semplice cittadino...
Per avere ancora diritto di parlare.
Almeno per ora.
Almeno fino a quando dura.
Per spiegarvi come siamo messi non trovo parole migliori di quelle della sceneggiatura che si può leggere in questo bel post.
Così è se vi pare.
Il Tempo passa ...
10 dicembre 2008
Le vicissitudini di Joe Lametta
Pubblicato da Rez alle 18:38
Etichette: Vita Attivismo, Bella Ciao, BelPaese_Politica, Blog, Censura, Così è se vi pare, Dittature, Politica, Umanità, Vita
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