Il Tempo passa ...


02 luglio 2008

Ci vuole un fiore - due




Dedicato a tutti quelli che sono scontenti della propria esistenza ma non vogliono e/o possono darlo a vedere.

Dedicato anche a tutti quelli che vogliono tutto e subito e che non possono altro che essere gli scontenti di cui sopra.

Dedicato a chi non legge altro che i quotidiani sportivi o i manuali di lavoro perché tanto non serve altro nella vita.

Dedicato a chi pensa che fare carriera sia l'unico modo corretto di realizzarsi nella vita ed è disposto a fare di tutto per riuscirci.

Dedicato a chi una opinione propria se la fa sulla base di quanto ascolta al bar o vede in televisione; poco importa se poi si finisce per dire un giorno una cosa e il giorno dopo l'esatto contrario: se lo hanno detto in tv deve essere giusto.

Dedicato quindi a tutti gli individui irresponsabili ed egoisti che formano i popoli del Bel Paese.

leggete bene questo articolo


la droga musicale esiste ed è perfettamente utilizzabile per chi ha le abitudini medie del Bel Paese.

La mia domanda è: avrete il coraggio di fare il grande salto e dopo non tornare più indietro?

Pensateci bene! Avere l'ottundimento e la pseudo felicità massima a casa la sera e, allo stesso tempo, essere uguali a prima al lavoro il giorno dopo!

Non è il top?

Al massimo rischiate di ammazzarvi quando si scaricano le pile del player mp3...

Sinceramente miei cari, per quello che sta succedendo, visto come avete pensato bene di votare, non credo che la storia vi darà merito o che le generazioni future avranno molto da ringraziarvi.

Per cui, uomini e donne del tutto, ora, qui e subito avanti senza paura!

In fondo la droga in audio fa meno male di quanto abbiate fatto voi mettendo una crocetta nel posto sbagliato a metà aprile.

Fate quindi un favore al mondo e a voi stessi.

Accelerate (almeno il Vostro) processo di auto distruzione.

La natura ve ne sarà grata.

Sarebbe troppo facile risolvere le cose così, vero?

Il problema fondamentale, dal mio esclusivo punto di vista, è la completa assenza di senso della responsabilità e di percezione delle conseguenze meno immediate delle proprie azioni.

Mancanza che caratterizza la maggior parte degli individui costituenti i popoli italici.

Ma ognuno deve comprendere e muoversi da solo per cercare la propria salvezza. Nessuna parola esterna può aiutare in questo.

Solo l'umile riconoscimento di ciò che si è.

Sempre e comunque nel rispetto di tutti.

Così è se vi pare

3 commenti:

Anonimo ha detto...

libertà di essere intrappolati in se stessi
libertà di agire nella galera delle proprie solitudini
libertà di farsi male a fin di bene
libertà di credere per non avere fede
libertà di farla finita per non soffrire più
libertà di essere fuori dal coro per ascoltare l'eco dell'anima
libertà di voto per aderire a ciò che non si vuole
libertà questa è l'unica parola chiave che ci fa sentire amati, quotati e a volte rivalutati

Chiara di Notte - Klára ha detto...

Non ne faro' mai uso.
Ogni droga, ogni mutamento che preveda un cambio percettivo, ogni "abbandono" che non sia quello naturale del sesso e' da me respinto in maniera categorica.
Non e' ne' per un fatto di salute, ne' per un fatto morale. E' solo che voglio troppo bene a me stessa ed alla mia mente cosi' com'e'.

Rez ha detto...

Credo che il punto sia proprio quello che, in maniera differente, avete sottolineato nei commenti fino ad ora.

Grazie!

Per me il punto fondamentale sta nella consapevolezza.
Ogni forma di droga annienta la consapevolezza.
Ma anche un modo di vivere e di pensare orientato al mero possesso, all'avere qui ed ora, non importa a che prezzo per gli altri, non importa con quali conseguenze nel futuro, non è forse un abdicare alla propria consapevolezza?

Troppo spesso ci si comporta come se si potesse vivere per sempre.

E si fanno cose che portano male a se stessi e agli altri anche dopo la nostra dipartita.

La mia non è una posizione metafisica, ma squisitamente pratica.

Buona vita