Il Tempo passa ...


22 ottobre 2007

Genova: Sampedenna e la sicurezza.

Prendo spunto da questo post dal blog il Nevrastenico e da un articolo di sabato scorso apparso sul Secolo XIX.

(LOCATION): assemblea presso il centro civico gremita di folla, venerdì.
Tutti a raccontare storie di mancanza sicurezza; di paura a girare per strada.

I soliti politici di opposizione a cavalcare la tigre della protesta.

I soliti politici al governo della città (e non), a fornire la soluzione finale del problema.

Polemiche sui rinforzi previsti alle varie forze dell'ordine.

Arrivano? Non arrivano? Sono solo un turn over? No, no! Sono effettivi rinforzi.

La parlamentare nata nel quartiere rassicura: "Oltre ai rinforzi ci saranno le telecamere!".

L'assessore comunale conferma: "Proibiremo ai locali di vendere alcolici dopo le 19.00".

Ho solo qualche osservazione da fare:

come ha dimostrato il caso dei delitti di Luca Delfino, l'uso di telecamere non solo non aiuta a prevenire un delitto, ma non è neanche sufficiente a garantire l'arresto del/dei responsabili.

Proibire la vendita di alcolici dopo le 19.00 significa attaccare il lavoro di locali quali trattorie, pizzerie e ristoranti. Per non parlare dei locali come i pub che aprono solo alla sera e non sono necessariamente ricettacoli di mala vita.

E che sono rimasti in pochissimi dopo la creazione del mostro-Fiumara.

Pare siano già arrivati quaranta carabinieri, dei cento agenti previsti a rinforzo nelle varie forze dell'ordine, per la sicurezza del quartiere.

Ebbene. Dove sono?

Se si vuole avere un idea di dove fare dei giri interessanti per vedere dove si attuano comportamenti non consoni al nostro vivere civile, per non parlare poi dei reati veri e propri consiglio alcune zone del quartiere:

1. Piazza Vittorio Veneto come particolare centro e crocevia con particolare attenzione a via Avio, Via Canzio, piazza Modena e inizio via Buranello;
2. Via Nicolo Daste altezza zona *Campetti*;
3. Via San Pier d'Arena tutta;
4. Lungomare Canepa tutto;
5. Via di Francia dal Matitone al WTC e vie limitrofe (De Marini etc).

In via Avio (zona 1) lo scorso sabato notte una donna romena è stata presa a bottigliate dal proprio compagno.
In questa zona sono diversi fine settimana che si verificano risse con e senza armi fra persone ubriache o che si azzuffano per motivi di donne o anche per cose futili.
Memorabile la rissa fra sudamericani di qualche settimana fa, fra piazza Modena e via Buranello, nella quale sono stati divelti segnali stradali per utilizzarli come armi.
Molti locali aperti la sera in Piazza V. Veneto e il night in via Canzio contribuiscono a mantenere una certa *vitalità* in questo senso.

In zona 2 c'è un giro misto fatto di giovani nostri beneficiari dell'indulto, ultrà e disperati vari oltre ad alcuni ragazzi appartenenti a bande di sudamericani.
Zona tutto sommato tranquilla però.

In zona 3 c'è la storia della vita *border line* del quartiere. Da sempre strada con (ottime) trattorie per camionisti, night club (parecchio dismessi ormai) e pensioni da una stella, la notte a seconda dei periodi vede la prostituzione in strada e lo spaccio, come finestra della criminalità.
Quasi una zona *storica* e caratteristica a suo modo.

Zona 4, rappresenta il confine lato mare della zona 3 altra area della prostituzione da strada, dove vanno le professioniste in età o meno dotate esteriormente.
Area di passaggio in ambiente post industriale che da un tocco di squallore al tutto.

Zona 5, area della prostituzione che in certi periodi raggiunge apici per numeri di lavoratrici per la strada.
In alcune aree più interne vi sono luoghi dove pernottano stranieri clandestini nelle situazioni igieniche più varie.
Area che spesso vede nella prostituzione minorile il tocco massimo di degrado.

Sarebbe bello vedere girare giorno e notte diverse pattuglie in queste zone. Ma non servirebbe forse solo a spostare il problema?

Intendo se le pattuglie si mettono solo a girare e basta.

Bisogna che nelle zone dove ci sono persone che non hanno intenzione di integrarsi con una modalità di vivere civile, e che attuano comportamenti violenti o veri e propri reati, ci sia una presenza costante delle forze dell'ordine, certo.
Ma la vita civile dove è finita?

La prostituzione per strada continuerà ad esserci come c'è sempre stata. Non è certo questo l'aspetto prioritario se si parla di sicurezza.
Magari c'è da sperare che con più sorveglianza in giro, per la strada non ci finiscano le ragazzine di 13 o 14 anni come era fino a poco tempo fa, questo si.

Ma mettere più carabinieri, poliziotti, agenti della finanza o della municipale semplicemente a girare, non credo servirà a nulla.

Soprattutto, se c'è gente che all'improvviso quasi senza motivo comincia a darsi botte o quanto altro.
Per non parlare delle rapine e di quanto altro.

San Pier d'Arena è diventato un quartiere nel quale non c'è vita dopo le nove di sera.
Luoghi di aggregazione sociali, locali al di fuori della logica del centro commerciale, spazi per la socializzazione libera alla sera il quartiere li ha persi tutti o quasi.

Senza una vera vita sociale e civile si può fare ben poco.

E la strada rimane di chi avendo poco da fare di giorno, a maggior ragione si può tenere impegnato la notte.

A discapito di chi vive e ama il suo quartiere.

Buon tutto.

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